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Negli ultimi tempi la vendita e l’acquisto di vino online è aumentata esponenzialmente. Un po’ per via del lockdown, un po’ perché con un semplice click, dal pc di casa o direttamente dal telefonino è possibile acquistare una vasta tipologia di vini che arrivano direttamente a casa propria o al lavoro. In questo modo è possibile tagliare i tempi della ricerca di una particolare bottiglia senza dover necessariamente girare tutta la città.
Riconosciuta come Denominazione di Origine Controllata nel lontano 1970, la Barbera d’Asti ha conosciuto in tempi recenti i più interessanti sviluppi, concretizzatisi nel 2000 con l’inserimento in disciplinare di tre distinte sottozone, Nizza (dal 2016 DOC autonoma), Tinella e Colli Astiani, e nel 2008 con il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita, testimonianza del percorso di crescita imboccato.
La presenza del vitigno Barbera nell’albese risale alla seconda metà del ‘600 quando vengono introdotti alcuni tralci impiantati dall’astigiano. Il periodo di maggiore diffusione si registra invece verso il 1860-1870 come testimoniato da Lorenzo Fantini, nella sua “Monografia sulla Viticoltura e Enologia nella Provincia di Cuneo”. Il vitigno ebbe particolare successo in seguito al reimpianto dei vigneti su piede americano a causa della filossera, dimostrandosi resistente e produttivo.
La denominazione Alta Langa DOCG è esclusivamente riservata alla produzione di vini spumanti, prodotti attraverso il Metodo Classico con la rifermentazione in bottiglia. Si presenta in versione bianco o rosato, oppure Riserva se affina in bottiglia sui lieviti per 36 mesi. Alta Langa DOCG proviene da vitigni Pinot Nero o/e Chardonnay e sono vini di importante struttura, notevole ampiezza nei profumi, con sentori che ricordano il lievito, la crosta di pane e la vaniglia sul finale. Sei pronto a scoprirne tutte le sfumature?
Il vitigno Nebbiolo è l’autoctono piemontese per antonomasia. Il suo nome potrebbe derivare da “nebbia“, secondo alcuni perchè gli acini sono ricoperti da abbondante pruina, mentre per altri per il fatto che è un’uva che viene vendemmiata in ottobre avanzato, quando i vigneti sono avvolti dalle nebbie mattutine. Il Nebbiolo è sicuramente il vitigno a bacca nera più pregiato e difficile tra gli italiani. L’eccellenza della produzione del Nebbiolo è concentrata nelle Langhe e più precisamente nelle zone del Barolo e del Barbaresco (Piemonte) e in Valtellina (Lombardia). Fuori da queste aree di elezione le uve del Nebbiolo non hanno più quello spessore, quella forza e quella “nobiltà” che lo rendono unico al mondo. Sono stati identificati tre cloni principali del vitigno Nebbiolo, il Lampia, il Michet e il Rosé.
Da sempre chiamato il “re dei vini e il vino dei re”, il Barolo è un rosso iconico delle Langhe, amato in tutto il mondo per la sua eleganza e la lunga potenzialità di invecchiamento. Sull’e-commerce di Signorvino troverai i migliori Barolo di sempre, in una selezione capace di stupirti per l’incredibile rapporto qualità-prezzo. Abbiamo scelto i Barolo più blasonati per storia e potenzialità di invecchiamento, assieme a quelli di nicchia, piccole perle enoiche che ti faranno scoprire quanto sia vasto l’amore del Piemonte per i grandi rossi da nebbiolo
Barbaresco, zona caratteristica a pochi chilometri da Alba, è terra di tradizione gastronomica ed enologica. Unitamente al Barolo, il cui comune denominatore è l’uvaggio, è uno dei vini italiani più noti al mondo. Secondo il Consorzio di Tutela Barolo e Barbaresco, infatti, annualmente vengono prodotte circa 4,5 milioni di bottiglie. La sua produzione è caratterizzata dalla lunga tradizione e cultura locale, ed è proprio per questa ragione che il Barbaresco viene considerato importante per la sua tipicità.
Identikit del Bag in Box
Non si tratta di una novità vera e propria: il Bag in Box è stato brevettato negli anni ’50 negli Stati Uniti d’America, la sua diffusione è iniziata nel 1965 in Australia con i “Wine Box”, ma il suo utilizzo è decisamente più recente, soprattutto in Italia dove, la tradizione legata alla bottiglia di vetro, è da sempre molto radicata.
Come funziona? Bag in Box letteralmente significa “sacca (Bag) nella scatola (Box)” perché in effetti si tratta di un contenitore alimentare di materiale resistente e deformabile che viene inserito all’interno di un cartonato rigido. La sacca è collegata ad una valvola di non ritorno, un rubinetto, che estrae il vino. Nulla a che vedere con i “vini in cartone” o i “vini in brik”!
Il Bag in Box più usato si presenta nelle versioni di 3 o 5 litri, mentre quelle più grandi (da 10 o 20 litri) sono pensate per la ristorazione.